sabato 30 aprile 2011

PENSATOIO AMMERICANO

Le funzioni corporali sono necessarie, salutari e inevitabili. Forse è per questo che il luogo ad esse dedicate ha così tanti nomi: bagno - servizi - gabinetto - toilette - WC - ritirata  - latrina - vespasiano - orinatoio - pisciatoio - cesso.

Molti lo reputano il pensatoio per eccellenza, forse per via del fatto che non solo lo si può utilizzare come sala lettura, ma anche perché è il luogo in cui tutti cercano rifugio. Un santuario inviolabile. Sarà per questo che le migliori idee spesso nascono sulla tazza...

Quanti segreti potrebbe raccontarci il bagno! [...] Che pensatoio impareggiabile per gli intellettuali!
Quante idee sono scaturite in quella sede, quando non possiamo fare altro che pensare, seduti sul water davanti a una parete bianca, col corpo in  parte libero dagli abiti e la mente nuda, esposta a qualsiasi ipotesi, senza obblighi e convenzioni, conformismi e sovrastrutture.
Daniela Tomerini. Water con leggio - Segreti per una vita di qualità

Ogni pensatoio è diverso, persino nello stesso condominio, figuriamoci quelli di un'altra nazione o continente!

Il pensatoio ammericano, che gli indigeni chiamano "restroom" la stanza del riposo è decisamente diversa da quella italiana. Partiamo dai fondamentali.
La tazza.
A quanto pare per evitare azioni legali da parte di persone diversamente alte, di piccola statura, insomma... nani, la tazza americana arriva sotto il ginocchio!! Sembra di essere tornati alla prima infanzia all'epoca dei vasini o della materna...
L'alternativa è scegliere quello per disabili, dove però sento i limiti della mia altezza quando vedo le punte dei piedi che a stento toccano il suolo...
La catena.
Gli americani non sanno bene che vuol dire "tirare la catena" qui tutti i water che ho incontrato hanno il medesimo meccanismo: il contenitore dell'acqua dietro il coperchio della tavoletta con una piccola maniglia sulla sinistra. Infatti qui si dice "jiggle the handle"...
L'acqua.
Lo sciaquone è davvero affascinante: all'inizio un vortice incredibile risucchia i rifiuti come una nave in mezzo alla tempesta, portando via tutto. Poi l'acqua risale fino a riempire la tazza a metà - uno spreco che evita le incrostazioni sul fondo. Però alcune volte ti accorgi che alcuni detriti della nave vengono respinti in dietro... ed è li che capisci la bellezza della ceramica italiana: ci vorrà un po' più di olio di gomito, ma la soddisfazione di non rivedere più quello che hai espulso non ha prezzo!!


La restroom dell'ufficio è davvero riposante: a volte c'è una poltrona e a volte un divanetto se si vuole rilassare la mente. Poi quello femminile è davvero confortevole. Salvietta copriwater, assorbenti a disposizione di tutte e perfino crema idratante accanto al lavandino!!
Manca solo la doccia e il letto e si può vivere benissimo in ufficio, tanto la cucina con il microonde  e il frigo ci sono... aspettate no c'è anche la doccia a volte! Basta il letto, ma si può sempre usare il divano in alternativa!

mercoledì 20 aprile 2011

TELEVISIONE

La tv americana è pensata per i sordi e gli stranieri come me: tutti i programmi e pubblicità sono sottotitolati!! Almeno ora le canzoni dei film e dei telefilm hanno un senso...

Mentre in Italia il digitale fa cristonare contro i pixel del canale con qualche problema di trasmissione - purtroppo spesso mamma RAI - e i programmi disponibili sono scadenti e gratuiti, qui in America la televisione si fonda su un unico principio "guardi ciò che puoi permetterti di pagare!" e se paghi pretendi che almeno si veda!! Decenti dipende... forse da quanto paghi. Nel mio appartemento c'è la versione base... immaginate di avere solo i canali più scrausi di Sky... ma tanto basta per avere una prospettiva differente dell'America rispetto a quella percapita dall'Italia.

Le pubblicità americane sono senza senso sia per i contenuti che la forma. Sembrano fatte per bambini stupidi: colori accesi che non esistono in natura - per fortuna - con una trama che rasenta l'assurdo o l'idiozia... Infatti anche al supermercato se ne vedono di tutti i colori, ma questa è un'altra storia che vi racconterò più avanti.
La pubblicità, oltre ad essere brutta come vi dicevo, è pure tanta nel senso che ne devono mandare così tante in onda che spesso per fare posto alla seguente quella precedente viene accelerata sul finale, quando non addirittura tagliata quasi del tutto fino a divenire un fulmine sullo schermo!
Quando guardavo i cari programmi nazionali, maledivo la pubblicità che interrompeva in modo assurdo - nel mezzo di una battuta - il mio telefilm preferito invidiando quelli oltreoceano che oltre ad aver creato oculatamente DOVE inserire la pubblicità la mandavano in onda esattamente in tali stacchi di scena....
FROTTOLE!!! Qui la pubblicità straripa da ogniddove. Non fai a tempo a goderti una scena dell'ennesima replica* de "La Tata"="the Nanny" che zak pubblicità. Roba che ti vien da dire <<Ma quanto cazzo bisogna pagare per sbarazzarsi di questi annunci?!?>>


News.
Su i telegiornali non posso dire molto perché essendo sottotitolate in diretta sono sfasate di diverse battute e questo mi manda ai matti: senza sottotitoli non capisco una fava, con i sottotitoli quello che leggo è del servizio precedente, per non dire che non mi è molto chiaro quello che leggo soprattutto se lo devo fare rapidamente...
L'unico tipo di informazione che guardo è il meteo perché non c'è bisogno di capire.


Per il buon vecchio quotidiano adesso provvedo anche se mi chiedo quando potrei leggerlo, che ci crediate o meno ho molto da fare oppure sono troppo stanca per fare quella che si tiene aggiornata. 
Per questo mi vergogno e mi scuso profondamente.


* In realtà non sono esattamente repliche se consideriamo che la cara vecchia "zia Assunta" immigrata dalla ciociaria negli anni 50 in realtà è la madre "Sylvia" e la protagonista "Francesca Cacace" immigrata a sua volta è nella versione originale "Franny Fine"  un'americana ebrea del Queen's... non mi ricordavo che Frosinone fosse la periferia di New York... è che di geografia non sono mai stata una cima! 
L'unica italoamericana è l'amica scema...sob!

sabato 16 aprile 2011

TELECOMUNICAZIONi

Telecomunicazione è una parola di origine greca che significa comunicare da lontano. Da quando sono qui qualche problema di comunicazione l'ho avuto, e mica solo per barriere linguistiche!

Questo blog è la mia forma di comunicazione dall'America così distante dall'Italia... comunque l'oceano che ci separa non è soltanto fisico, ma anche tecnologico sia nell'uso che nel tipo.

Internet&telefono è la categoria che mi fa girare più le scatole.
"Ma porco mondo che ci ho sotto i piedi", come diceva molti anni fa Giorgio Faletti, "perché tu - America - devi sempre fare a modo tuo come un'adolescente ricca e viziatiata per cui il resto del mondo non conta???"
Non credo che in un ciclo di analisi arriveremmo mai al punto...

La tradizionale telefonia mobile in Europa può viaggiare tranquillamente in Dual band, ma non qui negli USA. Non si usa. A loro serve almeno il Tri-band quando non il Quadri band. Così una volta atterrata sul suolo americano scopro che il mio normalissimo cellulare (né smartphone né iphone) vale meno di zero!
Dopo il panico iniziale, da bimba cresciuta senza telefono fisso - fino all'eta di 10 anni - cerco tessere telefoniche e telefoni pubblici.
STEP 1. Distributore automatico di schede internazionali. Tutto bene.
STEP 2. Panico. Dove hanno nascosti i telefoni??? Trovati. Non funzionano. Merda. Ce ne sono altri in giro per fortuna e lì capisco che la mia tessera telefonica me la posso pure mettere in saccoccia se non ho dei quarti di dollaro...
Cosa cavolo l'ho presa a fare la tesera???
Non mi ero resa conto che l'America si era fermata all'era dei gettoni!?!
>>Tu giornalaio-multitasking mi cambieresti mica un paio di dollari?
>>Certo che no, se non compri qualcosa! altrimenti il registratore non si apre mica.
Mumble.. mumble... quindi un rapinatore prima di rapinarti ti deve comprare le caramelle????
Finalmente chiamo casa.

A Los Alamos, senza cellulare e senza internet, cerco delle cabine telefoniche tipo quelle dei film. Beh oramai sono solo su pellicola, come il cellulare formato mattone che Micheal Duglas sfoggiava in un film degli anni '80 ("Wall Street"??). Porca paletta questo è un problema!
No grazie alla biblioteca, aperta 7 giorni su 7, che dà wi-fi gratuitamente!  
I love Mesa Public Library. 
E quando la biblioteca è chiusa c'è sempre Starbucks, il cui espresso non è niente male, ma il frappucino è come la sigaretta: all'inizio ti fa schifo poi la provi un paio di volte e da lì a cadere nel girone dei dannati è un'attimo....

Ma non divaghiamo. Internet non passa dal telefono, ma dalla tv. Quindi vado dalla ditta della mia tv-cable: Comcast. Peccato che però per loro il passaporto non sia un documento abbastanza identificativo di una persona: o il social security number (codice fiscale americano) o la licenza di guida (la patente italiana non vale)... Allora ho optato per il servizio wi-fi a pagamento della rete non protetta che riesco a prendere a casa: è bastato compilare il modulo on line e pagare con carta di credito.
Quindi amici e parenti nei weekend non è più un problema sentirci!!! Se avete


Torniamo invece alla telefonia. RadioShack: un'istituzione in America. Ebbene lì scopro che i cellulari posso costare anche 10$ e non sempre hanno bisogno della sim. Pazzesco. Mi dice che la prepagata da loro in realtà ha un costo mensile... gatta ci cova...
Mi informo meglio (fonte: la preziosa ed impagabile -probabilmente perchè non la pago -  Cora la collega italiana). Esistono 2 tipi di prepagate quella mensile (un forfettario con tot minuti mensili senza l'obbligo di abbonamento per almeno 2anni come accade di solito) e quella che ricarichi tu di quanto vuoi facendo attenzione che qui il saldo ha un limite di validità temporale molto inferiore a quello italiano, del tipo: 10$ 1 mese, 30$ 3 mesi 100$ più di 1 anno. Se ciò non bastasse se non hai l'abbonamento paghi anche quando ricevi, di sicuro per gli sms ma sulle telefonate non ci metterei la mano sul fuoco.

Qui i cellulari te li tirano nella schiena... e il numero che costa un capitale!