domenica 20 novembre 2011

Justice League


Guardando il film "L'avvocato del diavolo" pensavo al sistema giustiza.

La presunzione d'innocenza, è il principio secondo cui l'imputato è considerato non colpevole sino a prova contraria. Lo standard che deve essere soddisfatto dalla prova dell'accusa in un procedimento penale è che non esiste altra spiegazione logica che può essere derivata dai fatti, salvo che l'imputato ha commesso il reato, superando così la presunzione che una persona sia innocente.

In Italia l'imputato è innocente sino in Cassazione, quindi è compito degli accusatori dimostrare la colpevolezza dell'accusato nei tre gradi di giudizio nei tempi fissati dalla legge. In America, invece, spetta all'imputato l'onere di dimostrare la sua innocenza nel processo senza per forza ricorrere in appello.

Due punti di vista al quanto significativi.
Il primo propende a difendere l'accusato dal sistema stesso proprio perché ai tempi dei Padri Costituenti l’esercizio del diritto di difesa era molto limitato. Il secondo invece permette ai difensori a fare delle vere e proprie indagini per la fiducia nella democrazia delle istituzioni.

In entrambi i paesi però molto dipende dall'abilità dell'avvocato. Certo le prove. Ma la prova non è altro che l'interpretazione di un dato oggettivo. Un numero di per sé non ha significato: occorre costruire una rete che colleghi i dati, ma questa rete non è detto che approssimi correttamente l'andamento reale. Insomma se per fino i dati sperimentali hanno varie interpretazioni figuriamoci le prove di un processo!

Quello che forse però manca all'Italia rispetto ad altri Paesi è l'etica. Nessun membro delle alte istituzioni di un paese normale si sognerebbe di rimanere al proprio posto con capi d'accusa pendenti di un certo rilievo. Nonostante ci professiamo cattolici (e l'ingerenza della Chiesa negli affari di Stato è evidente) e nella Bibbia ci sia scritto Diligite iustitiam, qui iudicatis terram - amate la giustizia, voi che governate la terra - i nostri governanti non dimostrano tale amore. Tutt'altro, la si prescrive.

Ci vogliono i supereroi per mettere al sicuro il mondo o, semplicemente, che gli avvocati si limitino a far emergere la verità e far trionfare la vera giustizia, anziché annoverare innumerevoli casi vinti. La vittoria di un processo, ahimè, non passa per forza dall'innocenza, soprattutto in Italia.

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